Giovedì 04 Febbraio 2010 | In questa edizione di Report24: Positivi i risultati raggiunti dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale Diminuiti gli scavi clandestini e recuperati 22 mila reperti in Italia Questa mattina al Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza è stato reso noto, dal Capitano Raffaele Giovinazzo, comandante del nucleo tutela patrimonio culturale, il consuntivo dell'anno passato riguardante i risultati raggiunti dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nellanno 2009. Presenti, oltre a Giovinazzo, il Colonnello Aldo Iacobelli, comandante provinciale dei carabinieri e Francesco Prosperetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. Nell'ultimo anno sono stati sequestrati reperti ed opere d'arte per circa 7 milioni di euro- si e' detto nella conferenza stampa- recuperando circa 22.000 reperti, in tutta Italia. Un attività costante che evidenzia il meticoloso e intenso lavoro dindagine dei militari. Le operazioni maggiormente degne di rilievo, di cui il nucleo T.P.C è stato protagonista, sono il rientro in Italia della statua Askos delle Murge di Strongoli, proveniente dal Paul Ghetty Meseum di Malibù, e lanfora Calcides proveniente dalla collezione Shelby White. Quest'ultima, ha detto Giovinazzo, "era stata venduta dal tombarolo che l'ha trovata per "10 milioni di lire, 3 maiali ed una mucca, ma poi il museo l'aveva pagata 800.000 dollari. L'abbiamo potuta recuperare grazie alla testimonianza dello stesso tombarolo, che ha raccontato di averla danneggiata su una zampa durante lo scavo". Da evidenziare una sensibile diminuzione di scavi clandestini (-76%) e il recupero di ben 7.853 beni culturali.